Una cicogna per tutte le stagioni

Tratto da “La cicogna si diverte”, è una commedia di Andrè Roussin, uno dei maestri del teatro francese, autore dotato di uno stile elegante e pungente.

La pièce è scritta ed ambientata nel 1951 ed ha come tema centrale l’incredibile intreccio di gravidanze della famiglia del Sottosegretario del Ministero della Famiglia, energico sostenitore della campagna contro l’aborto e della chiusura dei bordelli. Una famiglia tradizionale, di solidi principi morali, viene scossa da uno stormo di cicogne.

Olimpia, moglie del Sottosegretario di Stato alla Famiglia, è incinta. E’ solo l’inizio di una girandola di maternità che una cicogna dispettosa dissemina nella famiglia, costringendo i protagonisti a confrontarsi con i propri valori ed opportunismi, nell’intrecciarsi di mutevoli vicende che, tra gioie e drammi, coinvolgono tutti. Gli ultimi fuochi di un perbenismo al tramonto si scontrano con nuovi atteggiamenti che sconvolgono improbabili vite di giovani e meno giovani; per scoprire che il mondo non cambia poi tanto.

La moglie, non più giovanissima, si vergogna di annunciare ai figli di essere incinta e quando ne parla col marito, egli le suggerisce di abortire. Mentre i coniugi tentano di risolvere l’incidente, vengono a scoprire che anche il figlio aspetta un bambino dalla segretaria del padre e che la figlia ventenne, prossima al matrimonio, è gravida, come anche la governante.

Ma non finisce qui: si scopre che un fugace rapporto del politico perbenista, risalente a ben venticinque anni prima, diede vita ad un figlio illegittimo, ora cresciuto ed in cerca di lavoro… Nei due atti domina la nota gaia ma senza mai raggiungere apici esilaranti, a tratti emerge l’inesperienza dei giovani attori della compagnia che però non intacca il senso del testo ed il messaggio, ancora oggi fonte di dibattito sociale.